LETTERA A FORCOLIN: “LA SMETTA DI FARE DEMAGOGIA”
Caro Vice Governatore Forcolin,
Sono Oliviero Cassarà e come lei provengo da Musile di Piave e tuttora risiedo nella frazione di Millepertiche dalla quale proviene anche lei. Mi ha molto infastidito la sua levata di scudi verso gli autovelox a San Donà di Piave che lei usa solo come appiglio per attaccare indiscriminatamente il Sindaco Cereser.
Il tutto mi tocca molto da vicino, poiché il nome che mi pregio di portare apparteneva al mio zio Oliviero Dalla Mora, morto in tenera età più di quaranta anni addietro investito e falciato sul ciglio della strada di via Millepertiche da un’auto che procedeva veloce, troppo veloce. Con il senno di poi, mi viene da pensare che se vi fossero stati allora gli autovelox, forse mio zio non sarebbe morto ed io non mi chiamerei Oliviero, ma con i se e i ma, purtroppo non si ottiene niente.
Proprio lei Forcolin che ama sventolare la bandiera del securitarismo, cifre alla mano gli autovelox hanno ridotto gli incidenti e azzerato i morti su strada nei punti dove sono stati attivati. Anche dove sono stati posti i soli contenitori in grado di ospitare gli autovelox, i cosiddetti “velo ok”, per via dell’effetto deterrente, il numero d’incidenti è stato quasi azzerato. Questi autovelox o “velo ok” sono attaccati, divelti, resi inutilizzabili, ma hanno contribuito a salvare vite umane.
Quindi la smetta una buona volta per tutte di fare demagogia con il tanto sbandierato e inconsistente“ voler far cassa” per aizzare gli animi dei cittadini, magari lei lo trova divertente, ma non lo è per nulla per i parenti delle vittime stradali. Una guerra quotidiana che sulle nostre strade continua a lasciare morti e disabili permanenti: dal 2000 ad oggi circa 75.000 morti e 300.000 disabili permanenti, oltre a milioni di feriti. Pertanto, se ci azzardassimo ad andare di cinquanta anni indietro nel tempo, potremmo considerare la strage stradale come la più grande strage nella storia d’Italia.
Oliviero Cassarà