CARLO MIOLLO, “SUL PROGETTO TERME VOGLIAMO DAL SINDACO CHIAREZZA E TRASPARENZA” Reviewed by on . Rating: 0

CARLO MIOLLO, “SUL PROGETTO TERME VOGLIAMO DAL SINDACO CHIAREZZA E TRASPARENZA”

CARLO MIOLLO, “SUL PROGETTO TERME VOGLIAMO DAL SINDACO CHIAREZZA E TRASPARENZA”

CARLO MIOLLO, “SUL PROGETTO TERME VOGLIAMO DAL SINDACO CHIAREZZA E TRASPARENZA”
LE MINORANZE CHIEDERANNO UN CONSIGLIO COMUNALE DEDICATO A TALE INTERVENTO

“ Ridicola, da presa in giro, incompleta e irriguardosa”: questa la reazione di Carlo Miollo, capogruppo in consiglio comunale del gruppo “Miollo Sindaco”, che, unitamente alle altre due componenti Rosanna Conte e Tamara De Lazzari, avevano presentato lo scorso 14 settembre un’articolata interrogazione urgente riguardante il progetto delle terme.

“Ebbene – dice Miollo – il Sindaco non si è neppure degnato di darci risposta in consiglio comunale ma ha preferito attendere i trenta giorni del regolamento per inviarci in forma scritta una nota laddove dice che ‘al momento attuale non esiste alcun procedimento che miri a rivedere la cubatura e a spostare le volumetrie’.

E’ decisamente scandaloso. E tutte le promesse che ha fatto in campagna elettorale ? Gli impegni che si era preso sin dal primo confronto tra candidati per una revisione del progetto che fine hanno fatto ? Non vorrei che avessero preso altre strade ma mi auguro comunque che faccia quanto prima chiarezza su quelle che sono le sue reali intenzioni”.

L’interrogazione dei tre consiglieri aveva preso spunto da un articolo apparso sulla stampa (Gazzettino, 13 settembre) in cui, oltre a riportare che la Caorle Investimenti Srl, società proponente del progetto, ha presentato alla regione la richiesta per effettuare le ricerche di acqua termale, venivano esplicitati i dati dell’investimento, oggetto di una convenzione, approvata a dire il vero ancora nel 2007, i cui i termini sono stati prorogati dal commissario fino al prossimo 30 novembre.

“Chiaramente – sottolinea Miollo – siamo di fronte ad un progetto di cui non si sa oggi realmente quali possano essere le ricadute per Caorle o quanto meno riteniamo come gruppo consiliare che la questione debba essere oggetto di un’attenta riflessione da parte del consiglio comunale, sia per capirne la portata e le conseguenti intenzioni della giunta e sia per sapere quali sono gli impegni presi da parte del comune.

Nello stesso articolo oggetto della nostra interrogazione – rileva Miollo – il sindaco ha fatto presente che il privato ha ottenuto con la convenzione dei diritti che non potrebbero essere lesi, ribadendo perà l’impegno di concordare con la società delle riduzioni della cubatura (circa 240 mila cubi, ndr) e  lo spostamento delle volumetrie.

Ebbene da parte nostra si voleva sapere, dato che il termine della convenzione è imminente, come stanno realmente le cose, chiedendo un dibattito in consiglio comunale previo un passaggio nell’apposita commissione consiliare. Su tutto questo – dice il capogruppo – non abbiamo avuto alcuna risposta, così come ad altre richieste, ed è chiaro che aver lasciato trascorrere un mese si è voluto, di fatto, perdere (o guadagnare ?) del tempo.

A questo punto coinvolgeremo gli altri esponenti della minoranza per raccogliere le firme necessarie a chiedere la convocazione di un apposito consiglio comunale data la volontà dimostrata dal sindaco di voler operare in questo caso in modo poco chiaro e di certo non trasparente”.

C’è da dire che sulla questione termale tutti i candidati a sindaco in campagna elettorale si erano espressi in termini favorevoli, seppur chiaramente con delle sfumature diverse, prima fra tutte proprio quella riguardante la necessità di rivedere i contenuti del progetto e concordarne con la società un ridimensionamento, “stante l’impatto notevole – così si disse durante un incontro con Legaambiente – previsto sul territorio di Caorle”.

 

Fonte: Comunicato stampa

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