STUDI DI SETTORE AUTOTRASPORTO: VERRÀ RIVISTO L’INDICATORE DI COERENZA RIFERITO AL COSTO DEL CARBURANTE
Con un imminente decreto del Ministero dell’Economia e Finanze, verrà rivisto l’indicatore di coerenza riferito al costo del carburante, facente parte dello studio di settore delle imprese che esercitano il trasporto merci su strada. E gli effetti, evidentemente positivi, si avranno già per il periodo d’imposta 2015.
In un settore dove la “non coerenza” è un dato allarmante, ben il 76% delle imprese assoggettate agli studi di settore è risultato “non coerente” per il 2014 e addirittura l’80% per il periodo d’imposta 2012.
“Apprendiamo con soddisfazione di questo risultato – commenta il Presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto Nazzareno Ortoncelli – soprattutto perché è il frutto della reattività e dell’azione di Confartigianato Veneto che già nel mese di luglio aveva chiesto un intervento risolutivo in tal senso, nell’ambito dell’Osservatorio regionale sugli studi di settore tenuto presso la Direzione Regionale dell’Agenzia Entrate del Veneto. Del resto, era evidente come il dato reale del costo medio del gasolio, fornito dal Ministero dello Sviluppo Economico per il 2015, fosse decisamente al di sotto di quanto previsto e stimato dagli studi di settore. Ed il Mef, così come l’Agenzia delle Entrate, non potevano ignorarlo. Tutto ciò è a testimonianza di come spesso, il tentativo di affidare alla statistica la stima dello stato di salute di un’azienda, si riveli rischioso ed azzardato. Speriamo che la riforma degli studi di settore, annunciata in questi giorni, riesca a superare questo grosso limite”.
Ora si aspettano le modalità operative con le quali applicare tale positiva revisione, applicata ai limiti dell’indicatore in questione. E’ doveroso, dunque, attendere le relative istruzioni dall’Agenzia Entrate anche se, con molta probabilità, non vi sarà nessuna influenza sull’invio telematico delle dichiarazioni che scadrà il prossimo 30 settembre.
Fonte: Comunicato stampa