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SCIOPERO REGIONALE DEI SERVIZI PUBBLICI: LE DICHIARAZIONI DEL VICEPRESIDENTE

SCIOPERO REGIONALE DEI SERVIZI PUBBLICI: LE DICHIARAZIONI DEL VICEPRESIDENTE

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Regione Veneto relativo allo sciopero regionale dei servizi pubblici e alle dichiarazioni del vicepresidente in merito:

“Il lavoro pubblico può essere motore di sviluppo del territorio. Su questo siamo assolutamente in linea con quanto chiedono i sindacati ma diciamo anche che va riconosciuto alla Regione del Veneto di aver già intrapreso un percorso serio di efficientamento e di semplificazione della macchina amministrativa”. A dirlo è il vicepresidente della giunta regionale in occasione dello scioperò regionale dei servizi pubblici che ha previsto una manifestazione nel pomeriggio a Venezia.

Nel merito delle richieste formulate dalle organizzazioni sindacali regionali, il vicepresidente fa rilevare che, in materia di riassetto istituzionale, il D.L. 78/2010 ha posto a carico dei Comuni di ridotte dimensioni demografiche, l’obbligo dell’esercizio in forma associata di tutte le funzioni fondamentali, tramite Unioni di Comuni e Convenzioni. Ma lo Stato non finanzia queste operazioni e i comuni si trovano in difficoltà. Il risultato è una continua proroga dei termini. La Regione del Veneto invece – aggiunge – ha affrontato con la L.R. n. 18 del 2012 la disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, promuovendo e incentivando con 4 milioni di risorse proprie la costituzione di gestioni associate delle funzioni fondamentali tra i comuni. Si è appena concluso un ciclo di incontri sul territorio, volti a raccogliere e recepire le istanze degli amministratori locali e dei funzionari su queste tematiche.

Condivisione piena anche sulla necessità di semplificare e soprattutto rendere omogenee le procedure all’interno del sistema degli enti locali. “E’ uno degli obiettivi che ci siamo posti in questa legislatura – sottolinea – e sul quale sono già state messe in campo procedure e strumenti informatici regionali per supportare efficacemente questo passaggio epocale a beneficio dei cittadini”.

Per quanto riguarda il turn over del personale, il vicepresidente dice ai sindacati: “giusta rivendicazione ma facciamola insieme nei confronti di Roma che ha imposto il blocco. Siamo sempre stati contrari ai tagli lineari che danneggiano le regioni virtuose come il Veneto che ha, dopo la Lombardia, il minor numero di dipendenti rispetto alla popolazione. Lo stesso ragionamento vale per il blocco dei contratti e degli stipendi. Era nato come misura temporanea per non più di tre anni ed è in atto da sette”.

“Per quanto ci riguarda – conclude – la nostra disponibilità al confronto c’è, ma lavoriamo insieme per farci sentire a Roma”.

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