NOMINA DEL DIRETTORE DELL’AGENZIA VENETA PER L’INNOVAZIONE DEL SETTORE PRIMARIO
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa relativo alla nomina del direttore dell’Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario:
“Comprovata esperienza e competenza: queste le due caratteristiche che secondo la legge istitutiva dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario dovrà avere il suo direttore. A quanto pare, però, sembrano essere molto più importanti la comprovata fede leghista e la vicinanza al vicepresidente della Giunta regionale Gianluca Forcolin, perché da fonti stampa si apprende che la nomina ricadrebbe sull’ingegnere meccanico Alberto Negro di Musile di Piave, già consigliere comunale eletto nella lista ‘Con Forcolin per Musile’, che di tutto si è occupato in vita sua fino ad oggi, fuorché di agricoltura”. A buttare un po’ di pepe in vista dell’assegnazione della poltrona apicale della nascente struttura che dovrà sorgere dalle ceneri di Veneto Agricoltura è il Pd con un’apposita interrogazione a prima firma Graziano Azzalin.
“Negro – pungolano i consiglieri democratici – si è occupato di vendita di macchine ed attrezzature per l’edilizia, di sistemi riscaldanti elettrici e resistenze per uso industriale, di impianti di spalmatura su carta e tessuti, di macchine tessili, ma nulla che nemmeno lontanamente riguardi l’agricoltura. Anche quando, grazie alla sua militanza leghista è stato nominato assessore a Musile, il feudo di Forcolin, sindaco per due mandati, le sue deleghe riguardavano Sport, Cultura e Pubblica istruzione. L’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario che si dovrà occupare dell’importante attività di supporto nell’ambito delle politiche riguardanti i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca. Non un ente, come era Veneto Agricoltura, che era diventata una sorta di impresa e proprio per questo è stata cancellata, ma un semplice supporto tecnico per gli operatori del settore primario. Una struttura agile che deve parlare il loro stesso linguaggio, conoscere tutti gli aspetti del loro lavoro, avere radici nella terra e produrre frutti che ricadano sulla terra. Nulla a che vedere con brillanti operazioni di business marketing, o con importanti movimentazioni sui mercati internazionali, che pure vanno riconosciute all’ingegner Negro, sicuramente abile manager”.
I consiglieri del Pd notano come, fra l’altro, “di Musile, che andrà ora al voto, si sia parlato recentemente per il tentato blitz dello scorso ottobre di deroga nascosta alla legge sul commercio proprio per spalancare le porte al progetto di speculazione e consumo di suolo del cosiddetto Agrivillage. Che, nonostante il suffisso ‘agri’, con l’agricoltura non ha nulla a che vedere, perché si tratta di un centro commerciale che si voleva realizzare aggirando la normativa vigente. Per fortuna Zaia si è accorto della furbata pasticciata che volevano far passare sotto il suo naso camuffandola in modo da non farsi scoprire”.
Inoltre, si legge nell’interrogazione “il rinvio al prossimo mese di giugno della definizione delle operazioni di liquidazione di Veneto Agricoltura e della nomina del già individuato direttore sembra dipendere da un mero calcolo elettorale legate alle imminenti consultazioni amministrative, e non da motivi tecnico procedurali come affermato dall’assessore regionale all’Agricoltura”.
Ecco, allora, gli interrogativi che il Pd pone al presidente della Giunta regionale, del quale, in provocatorio contrasto con quanto affermato precedentemente si evidenziano le competenze in campo agricolo: “Se ritiene che la nomina dell’ingegnere meccanico Alberto Negro di Musile di Piave a direttore dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario sia idonea a soddisfare i requisiti di comprovata esperienza e competenza richiesti dalla legge regionale n. 37/2014. E se il ritardo nell’approvazione del piano di liquidazione di Veneto Agricoltura, presentato dal commissario liquidatore sei mesi fa, e il conseguente ritardo dell’avvio operativo della nuova Agenzia siano da attribuire alla ipotizzata nomina”.