I RAGAZZI DELLA SCUOLA SUPERIORE “GIOVANNI PASCOLI” PRESENTANO UN VIDEO A PADOVA
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Consorzio di Bonifica relativo al video che gli studenti della scuola superiore “Giovanni Pascoli” hanno presentato a Padova.
I ragazzi della classe I B della scuola secondaria G. Pascoli di Portogruaro hanno partecipato all’evento conclusivo del progetto scuola di ANBI Veneto, l’associazione regionale dei consorzi di bonifica, che si è tenuto ieri 20 maggio nell’aula magna del Liceo artistico Modigliani di Padova.
Il progetto, denominato “Acqua, ambiente e territorio – alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua” è mirato a creare nei ragazzi delle scuole primarie e secondarie del Veneto, attraverso esperienze di produzione multimediale con i propri insegnanti e formatori esterni, la consapevolezza delle specificità del territorio in cui vivono e del ruolo che i Consorzi di Bonifica hanno nella gestione delle problematiche connesse all’acqua, sia come salvaguardia idraulica del territorio sia come tutela della risorsa idrica e della difesa ambientale.
Gli studenti della I B della scuola Pascoli, supportati dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, hanno presentato un divertente video in cui svelano l’”idrovora invisibile”, cioè l’impianto idrovoro Ronchi che è situato al di sotto della rotatoria tra Viale Trieste e Viale Isonzo ed è fondamentale per la sicurezza idraulica di buona parte del centro di Portogruaro. I ragazzi concludono il loro racconto, di cui sono autori, realizzatori e interpreti, invitando ad un comportamento idraulicamente virtuoso attraverso il rispetto di alcune regole fondamentali di rispetto del territorio e con lo slogan “Il vero salvagente è un comportamento sapiente”.
La collaborazione con le scuole del territorio è da alcuni anni una parte importante dell’attività del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, in quanto la diffusione della conoscenza della particolarità e fragilità del nostro comprensorio fra le giovani generazioni è ritenuta strategica per creare quell’approccio all’utilizzo del suolo consapevole e rispettoso, necessario per evitare gli errori degli ultimi decenni che, insieme all’evoluzione del clima, stanno rendendo la salvaguardia idraulica del Veneto Orientale sempre più problematica.