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Ospedale di Portogruaro: da febbraio sale operatorie funzionanti 12 ore al giorno

Ospedale di Portogruaro: da febbraio sale operatorie funzionanti 12 ore al giorno

Da mercoledì 10 febbraio sale operatorie aperte 12 ore al giorno all’Ospedale di Portogruaro, per abbattere le liste d’attesa e i costi di ammortamento delle stesse.

Il nuovo modello organizzativo interesserà in prima battuta la sala operatoria dedicata agli interventi di ortopedia in elezione, successivamente il nuovo orario interesserà le altre sale operatorie del presidio ospedaliero.

L’ortopedia raddoppierà dunque l’orario di lavoro per quanto riguarda gli interventi in elezione, secondo un concetto organizzativo invertito rispetto al passato: non più la sala operatoria a disposizione dell’attività ortopedica ma l’attività ortopedica messa a disposizione della sala operatoria.

“Ci si sta avvicinando a un modello di organizzazione anglosassone, dove l’attività del gruppo operatorio rappresenta il core business dell’attività dell’ospedale – spiega il direttore generale dell’Ulss10, Carlo Bramezza – . Tutto questo ha generato all’ospedale di San Donà, e presto lo farà anche a Portogruaro, un duplice beneficio: il taglio delle liste d’attesa per effetto del raddoppio dell’orario di attività e la contrazione dei costi di ammortamento”.

“Le sale operatorie devono essere considerate un bene strumentale a tutti gli effetti quindi, come tali, – conclude Bramezza – devono essere utilizzate durante l’intera giornata, riducendo al minimo i tempi di inattività per garantire la massima efficienza e ottimizzarne i costi. Con il raddoppio degli interventi recupereremo inoltre utenti che si rivolgono altrove. L’ortopedia, che è già una eccellenza di questa Azienda, diventerà il nostro fiore all’occhiello”.

Lo stesso concetto è ribadito anche dal direttore dell’unità Anestesia e Rianimazione, Fabio Toffoletto: “Considerando che il costo orario di una sala operatoria si aggira attorno ai 800 euro, è necessario ottimizzarne il funzionamento in modo da non sprecare le ore di inutilizzo. Prolungandone il funzionamento si rende il sistema più efficiente, si migliora l’offerta agli utenti e con le economie di scala generate si potrà investire in nuova tecnologia”.

“Questa novità permetterà di moltiplicare gli interventi di chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio, in continuo aumento nella fascia di popolazione compresa tra i 55 e 80 anni – osserva il direttore della unità di Ortopedia, Dott. Luigino Turchetto – permettendoci di ridurre le liste d’attesa e quindi il disagio fisico ai pazienti”.

 

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