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VACCINARSINVENETO, L’ASSESSORE COLETTO: “NON CREDERE AI SOCIAL”

VACCINARSINVENETO, L’ASSESSORE COLETTO: “NON CREDERE AI SOCIAL”

Nessun obbligo di vaccinazione, ma niente preconcetti.
Sono questi i presupposti di partenza della nuova campagna vaccinatoria dell’Ulss 10 del Veneto Orientale.

“Dopo il brusco calo delle vaccinazioni l’anno scorso, che ha causato il record di decessi determinati da complicanze del virus degli ultimi 10 anni (40) e di casi gravi (con 186 ricoveri in rianimazione) – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – siamo in qualche modo di fronte a un banco di prova, anche alla luce delle recenti polemiche e diversità d’opinione sul concetto di vaccinazione in generale.”

Per questi motivi, a partire dal 16 novembre partirà la seconda fase della campagna antinfluenzale di Vaccinarsinveneto, supportata dall’affissione di manifesti e messaggi radiofonici che invitano la popolazione a rivolgersi al proprio medico, al pediatra o ai servizi vaccinali della propria azienda Ulss per la vaccinazione antinfluenzale.

L’obiettivo, secondo le indicazioni ministeriali, è quello di arrivare alla copertura minima del 75% delle persone considerate “a rischio”. In Veneto, nell’ultima stagione, solamente il 54% degli ultrasessantacinquenni si è vaccinato.
Oltre agli over 65, la vaccinazione è raccomandata ai bambini di età superiore ai 6 mesi con particolari patologie, alle donne in gravidanza, ai lungodegenti, al personale medico e sanitario di assistenza, a soggetti addetti a servizi pubblici di interesse collettivo e ad alcune categorie di lavoratori.

“Siamo la Regione che ha sperimentato con successo la non obbligatorietà e proseguiremo su questa strada – continua l’assessore Coletto – ma è anche il momento di dire forte e chiaro che è fondamentale non avere preconcetti, informarsi da fonti attendibili, a cominciare dal proprio medico di famiglia, prima di decidere, non farsi influenzare dalle troppe bufale allarmistiche che girano sui social”.

 

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