SANITA’, ZAIA A RENZI: “TROPPO FACILE FARE CONFRONTI CON IL 2002. LA REALTA’ DEL SUO GOVERNO E’ TAGLI PER 2,565 MILIARDI AGGIUNTI A QUELLI DI MONTI E LETTA. SULL’APPROPRIATEZZA VIA IL DECRETO E INCARICO ALLE REGIONI” Reviewed by on . Rating: 0

SANITA’, ZAIA A RENZI: “TROPPO FACILE FARE CONFRONTI CON IL 2002. LA REALTA’ DEL SUO GOVERNO E’ TAGLI PER 2,565 MILIARDI AGGIUNTI A QUELLI DI MONTI E LETTA. SULL’APPROPRIATEZZA VIA IL DECRETO E INCARICO ALLE REGIONI”

SANITA’, ZAIA A RENZI: “TROPPO FACILE FARE CONFRONTI CON IL 2002. LA REALTA’ DEL SUO GOVERNO E’ TAGLI PER 2,565 MILIARDI AGGIUNTI A QUELLI DI MONTI E LETTA. SULL’APPROPRIATEZZA VIA IL DECRETO E INCARICO ALLE REGIONI”

“Adesso possiamo dirci sollevati nell’apprendere dal Presidente del Consiglio che i fondi nazionali per la sanità sono aumentati di uno stratosferico 40% dal 2002. Per fortuna, aggiungo io, perché se fossimo rimasti alla dotazione di 13 anni fa, oggi in Italia non ci sarebbe più un ospedale aperto, né quelli gestiti bene, come in Veneto, né quelli gestiti male. Con questo gioco di numeri e date, per trovare a tutti i costi positività che non ci sono, si sta prendendo in giro la gente. La verità è che da quando governa lui sono stati tagliati 2 miliardi e 565 milioni di euro, che si aggiungono ai tagli degli indimenticati Monti e Letta”.

E’ questo il commento del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in merito alle dichiarazioni in materia di sanità rilasciate alla Camera dal Premier.

“Il magnanimo Renzi – incalza Zaia – dichiara anche la massima disponibilità a cambiare qualcosa sui provvedimenti legati all’appropriatezza che, di fatto, tagliano 208 prestazioni diagnostiche. Allora rilancio anche a lui la sfida proposta l’altro ieri al suo Ministro della Salute: buttate via quel decreto pasticcione e iniquo e incaricate le Regioni, ognuna secondo la propria realtà e capacità gestionale, di perseguire l’appropriatezza. Un concetto molto simile a quello dei costi standard, beffardamente inapplicati, secondo il quale chi spreca paga e chi gestisce con appropriatezza no. Si faccia così e il Veneto, indicato ad esempio di buona gestione proprio dal Ministero della Salute come evidenziato anche da Porta a Porta l’altro ieri, non dovrà né tagliare prestazioni, né punire medici, né far pagare i malati”.

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