PAREGGIO DI BILANCIO, FORCOLIN: “SIAMO PRONTI AD AIUTARE IL GOVERNO A SEMPLIFICARE LA NORMATIVA”
“I debiti vanno pagati ma per farlo bisogna poter aprire i cordoni della borsa. Il Veneto oggi si trova nella condizione di avere la liquidità per pagare i debiti non commerciali, ma non può farlo perché i cordoni della nostra borsa li tiene lo Stato. E’ tempo di cambiare le cose e mi sto muovendo in questo senso”.
E’ questo il commento del Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin che, coerentemente con quanto annunciato nel corso della seduta straordinaria del consiglio regionale del 15 settembre scorso, è impegnato a dare una spinta verso una riforma radicale della normativa nazionale sul cosiddetto “pareggio di bilancio”.
“In aula – sottolinea Forcolin – ho detto a chiare lettere che se ci sono ritardi nei trasferimenti da parte della Regione Veneto, sono da attribuire non tanto a motivazioni finanziarie ed operative interne, quanto esclusivamente a costrizioni legislative imposte dal Governo. Ma intendo cogliere al volo l’apertura, per certi versi illuminata, dimostrata dal Ministro Padoan nella sua dichiarazioni dello scorso agosto alla stampa sull’argomento, con le quali si è detto pronto ad apportare alla legge significative modifiche semplificative. Per questo ho ufficialmente richiesto che la Commissione Affari Finanziari tratti al più presto l’argomento in questione e che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni proponga al governo di abolire l’attuale assurdamente complicata regola dei sei pareggi di bilancio, fra cui molto pesante quello di cassa per il settore sanitario e non sanitario, per sostituirla con la regola del rispetto del solo pareggio di competenza”.
“Un adeguato e pronto accoglimento delle nostre richieste da parte del Governo – aggiunge il vicepresidente – consentirà ad una Regione finanziariamente sana come la nostra, di utilizzare in maniera adeguata le risorse finanziarie a sua disposizione, per dare altrettante adeguate risposte agli operatori che chiedono un’accelerazione sui tempi di pagamento regionale, oggi pesantemente ritardati dagli impedimenti legislativi imposti dalle regole del patto e dal pareggio di bilancio”.
“Va fatto rilevare che potendo utilizzare le risorse del pareggio per cassa del settore non sanitario, ciò consentirebbe fin da subito – dice Forcolin – di immettere nel sistema economico veneto un’iniezione di liquidità superiore al miliardo pari a circa il 70% dei debiti non commerciali a tutt’oggi sussistenti. Parallelamente a queste nuove aperture di cassa, chiediamo che ci sia la rassicurazione del blocco immediato di ulteriori tagli dal Governo centrale. Ricordo che, in poco più di tre mesi, abbiamo assistito ad un taglio di 50 milioni di euro dal bilancio regionale a luglio, di 240 milioni dal fondo nazionale sanitario a settembre e ora di altri 40 milioni per finanziare le funzioni delle Province e della Città metropolitana di Venezia. Oltre 330 milioni totali che hanno seriamente compromesso la tenuta di un bilancio come quello Veneto che si è dimostrato sempre virtuoso e rispettoso di tutti i vincoli normativi finora imposti”.
“Dal momento che oggi nella riunione del Coordinamento tecnico interregionale della Commissione Affari Finanziari è stata inserita nell’ordine del giorno l’esame dell’argomento pareggio di bilancio – fa presente Forcolin – ho sollecitato che venga trattato con forza e determinazione anche in sede politica, prevedendo, da un lato un aggiornamento della situazione sulla riforma, e dall’altro una riflessione sui passi che ufficialmente la Conferenza dei Presidenti delle Regioni potrebbe intraprendere per sollecitare una pronta attuazione della stessa, proponendo anche l’opportunità di coinvolgere i tecnici delle Regioni a supporto della Ragioneria Generale dello Stato”.
“Noi siamo pronti ad essere collaborativi – conclude – ma il governo mostri nei fatti di voler allentare i lacci e lacciuoli con cui sta strozzando le Regioni e le autonomie locali”.
