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“NO A VENEZIA COME OUTLET DELL’ARTE”, MA IL PROBLEMA E’ UN ALTRO

“NO A VENEZIA COME OUTLET DELL’ARTE”, MA IL PROBLEMA E’ UN ALTRO

“Se nella manovra di stabilità, il Governo Renzi non darà le risposte attese dalla Città di Venezia,  trasformerà l’Italia in un grande outlet, dove per cercare di risanare i bilanci non ci si libererà delle zavorre ma dell’argenteria.” Il deputato veneziano di Fare!, Emanuele Prataviera, reagisce così alla notizia del Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, pronto a rispolverare l’idea della possibile  vendita di un paio di quadri, di proprietà comunale, per far fronte ai problemi di bilancio.

Venezia ha bisogno di 40 milioni di euro, mentre l’amministrazione ne ha a disposizione solamente 200mila. “Spero che il Governo dia le risposte che i veneziani si meritano, e che la vendita delle tele non avvenga. In caso contrario, il Sindaco Brugnaro avrà tutto il mio appoggio morale per l’iniziativa, perché così agendo mette in primo piano gli interessi e le necessità dei suoi cittadini” conclude Prataviera.

Nel frattempo la notizia sta facendo il giro del mondo, raccogliendo pareri negativi da ogni parte. Il Telegraph si dice sconvolto dalle parole lette ne Il Sole 24 Ore, dove un consigliere affermava che, del resto, il dipinto di Klimt non ha nulla a che vedere con la tradizione storica veneziana.
Cosa che Brugnaro non sa, è che il mercato dell’arte può essere molto beffardo con opere così altamente valutate. Il famoso caso di Northampton vide una rarissima statua egizia venire venduta per soli 16 milioni, perdendo così non solo soldi ma anche l’attestazione di patrimonio artistico dell’Arts Council: niente più fondi culturali, niente più possibilità di accedere a bandi artistici.

 

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