MEDICINA DELLO SPORT, SABATO A JESOLO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE VENETA Reviewed by on . Rating: 0

MEDICINA DELLO SPORT, SABATO A JESOLO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE VENETA

MEDICINA DELLO SPORT, SABATO A JESOLO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE VENETA

Con quasi 200 giovani non idonei all’attività agonistica, la Regione veneto fa il punto della situazione sanitaria.
Medicina dello sport, le responsabilità, i ricorsi degli atleti e delle società sportive contro i pareri negativi all’idoneità sportiva, il futuro della medicina sportiva. Sono questi i temi centrali del convegno che si svolgerà sabato 24 ottobre all’Hotel Almar di Jesolo, dal titolo: “La rete di medicina dello sport: stato dell’arte e sviluppi futuri”.

ULSS 10, che si occupa della “Commissione regionale d’appello per l’attività sportiva agonistica”, ha rilevato che nel 2014 i certificati di non idoneità all’attività sportiva agonistica, rilasciati dai medici privati iscritti all’albo regionale e dai pubblici, sono stati 198, di cui la quasi totalità a causa di problemi cardiaci diffusi tra sportivi di ogni età. “Se un tempo c‘erano i medici scolastici, i medici militari, il medico condotto che facevano un po’ di tutto, ora sono rimasti i medici sportivi a raccogliere le tutte le informazioni sanitarie della vita del paziente e a fare diagnosi, ad iniziare dalle patologie cardiache – spiega il dottor Camillo Norbiato, presidente della Commissione regionale d’appello per la medicina sportiva agonistica – . Infatti oltre il 95% dei certificati di non idoneità sono determinati da patologie cardiocircolatorie che possono determinare conseguenze palesi per chi svolge sport a livello professionistico. I medici sportivi svolgono indagini  a tutto campo e maturano conoscenze che vengono sempre più riconosciute, anche per questo motivo vengono accolti sempre meno ricorsi da parte di società e di sportivi che intendono svolgere sport agonistico a tutti i corsi, anche a rischio della propria vita. Le società sportive sappiano che, in caso di eventi funesti, la responsabilità è anche loro”.

Il Veneto, grazie ad una migliore “cura sanitaria” indotta dai medici, è riuscito a diminuire i certificati di non idoneità agonistica.

Il 24 ottobre saranno presenti al convegno medici sportivi e di professioni sanitarie legate allo sport, dirigenti del CONI e delle Federazioni Sportive nazionali, titolari di palestre e persone interessate a questa tematica.

 

 

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