MANUTENZIONE IMPIANTI TERMICI E CIVILI, LE LINEE GUIDA DI CONFARTIGIANATO

Il susseguirsi di informazioni imprecise e parziali sulla periodicità della manutenzione degli impianti termici sta generando non poca confusione, mettendo anche a rischio la sicurezza degli utenti.

La Confartigianato del Mandamento Sandonatese ha, pertanto, stilato delle linee guida per un corretto adempimento di tali importanti scadenze.
E’ necessario innanzitutto fare una distinzione tra quella che è la manutenzione degli impianti e il rapporto di efficienza energetica e rendimento.
La manutenzione consiste in tutte quelle operazioni ordinarie per verificare la risposta dell’impianto in conformità alle norme di sicurezza e per mantenerlo in buono stato; operazioni che si svolgono mediamente in 45 minuti per gli impianti domestici e in più di un’ora per quelli più complessi.
L’impresa installatrice, tramite DPR74/2013, deve obbligatoriamente fornire delle precise indicazioni su come svolgere questa periodica manutenzione; ogni apparecchio acquistato, dalla caldaia ai piccoli elettrodomestici, deve essere corredato di libretto di istruzioni (detto anche libretto d’uso e manutenzione) dove sono specificate le operazioni da eseguire per la manutenzione e la periodicità con cui effettuarla.
Nel caso in cui l’installatore non abbia dato indicazioni, è demandato al costruttore stabilire la periodicità della manutenzione e le operazioni da svolgere sull’apparecchio da lui prodotto. Tale periodicità viene prescritta nel libretto d’impianto.
Altra cosa è il controllo di efficienza energetica, che consiste nella misura dei parametri di combustione tramite strumento e nella determinazione del rendimento dell’impianto. Il controllo di efficienza è bene eseguirlo ogni volta che si effettua la manutenzione, anche se la normativa impone per le caldaie a gas domestiche una cadenza almeno quadriennale.
Pertanto la manutenzione e il controllo di efficienza non vanno di pari passo e non hanno la stessa cadenza, sebbene sia vivamente consigliato eseguire il controllo anche sugli apparecchi di potenza inferiore ai 100kW ogni volta che viene effettuata la manutenzione ordinaria o straordinaria.
E’ bene ricordare che la normativa (art.6c.1 del DPR 74/2013) stabilisce che “L’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell’impianto termico e il rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al responsabile dell’impianto”, ovvero proprietario oppure conduttore o, in alcuni casi, terzo responsabile.

Di seguito, gli adempimenti minimi per una caldaia domestica:
• Al momento dell’ installazione caldaia : prova dei fumi e compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica; compilazione Libretto d’Impianto per la climatizzazione;
• 1° anno: manutenzione (prova dei fumi opzionale); compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica; aggiornamento Libretto d’Impianto;
• 2° anno : vedi 1° anno • 3° anno : vedi 1° anno
• 4° anno : manutenzione; prova dei fumi obbligatoria e compilazione rapporto di controllo di efficienza energetica; aggiornamento Libretto d’Impianto;
La legge prevede, inoltre, pesanti sanzioni (non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro) per il proprietario o conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore del condominio, o l’eventuale terzo che se ne è assunta la responsabilità, qualora non provveda alle operazioni di controllo e manutenzione degli impianti di climatizzazione nei tempi prefissati, ma ben più della sanzione dovrebbe spaventare, invece, il rischio di avere nella propria abitazione un impianto per niente sicuro.
Per ulteriori informazioni, si consiglia di contattare il proprio installatore o manutentore.
La Categoria Installatori d’ Impianti della Confartigianato lavora su tutto il territorio per formare imprese competenti e diffondere una comune etica professionale.
Gli uffici di Confartigianato sono sempre a disposizione per qualsivoglia chiarimento.