RICERCA SANITARIA FINALIZZATA. ZAIA: “GRAVE PENALIZZAZIONE AL VENETO. PRIVILEGIATO L’ASSE RENZIANO” Reviewed by on . Rating: 0

RICERCA SANITARIA FINALIZZATA. ZAIA: “GRAVE PENALIZZAZIONE AL VENETO. PRIVILEGIATO L’ASSE RENZIANO”

RICERCA SANITARIA FINALIZZATA. ZAIA: “GRAVE PENALIZZAZIONE AL VENETO. PRIVILEGIATO L’ASSE RENZIANO”

Dopo la suddivisione dei progetti approvati e dei relativi finanziamenti effettuata dal Ministero della Salute per la ricerca sanitaria finalizzata relativa all’anno 2013, arriva la contestazione di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, che parla di una “grave penalizzazione per il Veneto”.

“Se si aspettano un ringraziamento per l’elemosina di un paio di milioni di finanziamenti alla miseria di sei progetti di ricerca sanitaria finalizzata contro i 117 che la ricerca veneta aveva presentato, si sbagliano di grosso. – commenta Zaia – Quei soldi sono un’offesa, oltre che la palese dimostrazione che il sistema renziano ha colpito anche in questo settore: non mi spiego diversamente il motivo per cui al Veneto, le cui Università di Padova e Verona sono state poste dal Miur sul podio della qualità della ricerca sanitaria e le cui Ulss non sono da meno, vengono approvati sei progetti, mentre l’Emilia Romagna ne riceve 10, il Piemonte 8, la Toscana addirittura 12. Renzi batte Veneto 30 a 6, ma non è una vittoria di cui andare fieri”.

“Le Aziende Universitarie di Padova e Verona, l’Istituto Oncologico Veneto, l’Ospedale di Negrar e l’Ulss 9 di Treviso – continua Zaia – sono state davvero eroiche, perché ottenere il via libera ai loro progetti in un quadro come questo è stata davvero un’impresa che, nello sport, si definirebbe d’altri tempi”.

“Ancora più di prima – aggiunge Zaia – capiamo come è maturata la decisione di escludere il Veneto dal coordinamento delle Regioni in materia di sanità e quanto fastidio diamo ai padroni del vapore con la nostra virtuosità e la conseguente intransigenza su tanti temi, a cominciare dalla battaglia tutta veneta per i costi standard e ai tanti no che abbiamo il coraggio di dire a una gestione della sanità che sta portando sempre più il Paese verso la situazione greca e verso la violazione del diritto costituzionale alla salute universalistica”.

“Da questa vicenda – conclude Zaia – arriva comunque una nuova spinta a combattere in ogni occasione e in ogni sede per poter usare i nostri soldi, le tasse dei veneti, come riteniamo opportuno per il futuro della nostra gente, dei nostri pazienti, dei ricercatori, delle giovani generazioni”.

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