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NUOVI AMBITI DI SCELTA PER IL PROPRIO MEDICO DI FAMIGLIA

NUOVI AMBITI DI SCELTA PER IL PROPRIO MEDICO DI FAMIGLIA

Grazie alle novità previste dalla riorganizzazione dell’assistenza territoriale, come previsto dalla programmazione territoriale, per gli utenti dell’Azienda Ulss10 sarà più facile cambiare o mantenere il rapporto con il proprio medico di famiglia.

La direzione strategica ha infatti assunto un provvedimento che prevede la possibilità di mantenere il medico di famiglia anche nel caso in cui il cittadino trasferisca la residenza in altro comune della stessa Ulss e poi la ridistribuzione territoriale e la possibilità di scelta dei medici di famiglia non più per distretto sanitario di afferenza bensì per Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT).

La procedura sarà operativa non appena la Regione avrà adottato il proprio sistema anagrafico alle nuove richieste aziendali.

“Il medico di medicina generale diventa un medico di comunità che opera entro i confini dell’AFT in collaborazione con i colleghi – spiega il direttore generale dell’Ulss10, Carlo Bramezza – . Il cittadino è libero di scegliere il medico che preferisce nell’ambito della stessa Aggregazione Funzionale Territoriale senza più aver bisogno di deroghe come in passato. In questo modo, con le AFT, con le medicine gruppo integrate che stanno nascendo, si garantisce all’utente la continuità delle cure”.

L’Ulss10 ha istituito sette Aggregazioni Funzionali Territoriali che raggruppano medici di famiglia in diversi ambiti rispetto al passato, rappresentate da:

1) Musile, Meolo, Fossalta di Piave, Noventa, V Circoscrizione San Donà;

2)San Donà di Piave;

3) Jesolo;

4) Eraclea, Ceggia, Torre di Mosto;

5) S.Stino, Annone, Caorle;

6) Portogruaro, Concordia;

7) San Michele, Teglio,Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, Fossalta di Portogruaro e Gruaro.

Nel frattempo sono state programmate, e sono in corso di attivazione, le medicine di gruppo integrate che consentiranno la definizione di presidi sanitari territoriali all’interno dei quali i medici di famiglia provvederanno ad erogare tutte le prestazioni di assistenza primaria e di primo livello, in modo continuativo.

Il progetto ha lo scopo integrare sempre più il medico di famiglia nell’ambito delle attività territoriali potenziando i servizi anche a fronte di scarsità di risorse.

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