RIQUALIFICAZIONE EDIFICI, COSTI DI COSTRUZIONE ABBATTUTI DI OLTRE LA META’

Sono stati più che dimezzati i costi di costruzione per aprire un bar o un ufficio in centro, o per riconvertire un capannone nella zona artigianale di via La Pira. Sono questi i dati che emergono dalla pubblicazione dei parametri di calcolo della riduzione dei costi di costruzione, deliberata dal Consiglio comunale su proposta del sindaco Andrea Cereser, il quale ha affermato che «L’obiettivo è rilanciare il lavoro e la riqualificazione della città rinunciando, da parte dell’amministrazione, a una parte degli oneri che incidono sull’edilizia».

I benefici maggiori vanno ai recuperi di edifici storici e in aree artigianali o industriali. Per convertire l’uso di un immobile di 100 metri quadrati in centro a bar, ristorante o palestra, si passa da una spesa complessiva di circa 9.500 euro a circa 5mila euro, con un risparmio di 4.500 euro. Per la conversione di un capannone artigianale di 500 metri quadrati in zona Centro Piave, i costi di costruzione passano da circa 47mila euro a 25mila euro totali.

«Su alcune aree strategiche come la zona industriale di via Kennedy si arriva a riduzioni fino all’80 per cento – spiega il sindaco Cereser – Vogliamo favorire la riqualificazione dei capannoni vuoti, proseguendo nell’attuazione del programma di mandato». Questo nonostante gli oneri di urbanizzazione rappresentino ancora oggi l’elemento di partecipazione del privato  al costo di manutenzione della città pubblica.

Dimezzata in tutte le zone della città, dal 10% al 5%, anche l’aliquota che riguarda le conversioni as uso turistico, con un’ulteriore riduzione nelle zone di Passarella, Chiesanuova e Caposile di un altro 1,5 per cento. «L’amministrazione oltre al centro e alle zone artigianali, tiene conto anche delle frazioni – spiega Cereser – E, in linea con gli obiettivi del Pat, è in atto un rilancio in senso turistico di tutta l’area oltre Piave».