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L’AGRICOLTURA EUROPEA DEVE RIPARTIRE DAI GIOVANI

L’AGRICOLTURA EUROPEA DEVE RIPARTIRE DAI GIOVANI

In occasione di Expo 2015, si è tenuto il convegno “Giovani Agricoltori d’Europa a confronto” presso l’Auditorium di Palazzo Italia. All’incontro hanno partecipato Raffaele Maiorano, Presidente dei Giovani di Confagricoltura, l’europarlamentare Alberto Cirio, il Presidente del Ceja Matteo Bartolini e i rappresentanti dei giovani agricoltori europei.

“L’agricoltura conta nell’Unione Europea. – commenta il Presidente Raffaele Maiorano – È stata la prima politica di coesione e continua a rappresentare il 40% del budget comunitario. L’Europa, una casa comune, però deve essere capace di trasferire saperi e modelli vincenti cercando di smussare ed eliminare le debolezze”.

“L’Europa – prosegue Maiorano – è, e continuerà ad essere una casa comune; occorrerà investire con forza sul ricambio generazionale, promuovendo strumenti per permettere agli agricoltori di guadagnare posizioni nella catena del valore dell’agroalimentare. Servono misure per ridurre i costi, aggregare le produzioni e rendere sempre migliore il posizionamento degli agricoltori sul mercato.

“I limiti economici e burocratici – conclude il Presidente dei Giovani di Confagricoltura – non riusciranno a frenarci. Il Ceja (il Coordinamento delle Associazioni Agricole di Giovani Agricoltori) è il nostro grande network che funziona e che continuerà a crescere aggregando sempre più giovani capaci di dare una spinta propulsiva verso lo sviluppo di un’Europa veramente unita”.

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