PROPOSTA DI LEGGE PER IL TSO NEI CASI DI GRAVI DISTURBI ALIMENTARI Reviewed by on . Rating: 0

PROPOSTA DI LEGGE PER IL TSO NEI CASI DI GRAVI DISTURBI ALIMENTARI

PROPOSTA DI LEGGE PER IL TSO NEI CASI DI GRAVI DISTURBI ALIMENTARI

E’ stata presentata una proposta di legge per rendere possibile il trattamento sanitario obbligatorio nella cura dei gravi disturbi del comportamento alimentare. Una legge che permetterà di salvare da morte certa molte persone che soffrono di queste patologie.

La proposta è stata presentata alla Camera dall’onorevole PD Sara Moretto. La norma, per l’”Introduzione dell’articolo 34-bis della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in materia di accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori per la cura di gravi disturbi del comportamento alimentare”, nasce dalla constatazione del fatto che molti dei pazienti affetti da tali patologie spesso rifiutano i trattamenti sanitari, anche quelli di servizio esclusivamente nutrizionale e quindi salva-vita.

L’onorevole Moretto riconosce l’importanza e l’efficienza del Centro creato appositamente dall’Ulss 10; “Sono tuttavia convinta – afferma l’onorevole – che sia urgente fornire alle famiglie delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare uno strumento per evitare di dover assistere alla morte dei loro cari. Credo inoltre che il trattamento sanitario obbligatorio per la nutrizione debba essere fornito dal Servizio Sanitario Nazionale, nelle strutture pubbliche di tutta Italia, e debba essere gestito da una équipe multi professionale includente almeno psichiatri, esperti in nutrizione clinica e pediatri”.

“Secondo la letteratura scientifica – commenta il dott. Pierandrea Salvo, Direttore del Centro per la cura e la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare di Portogruaro (VE) – va incontro a morte il 6 – 10% delle persone affette da anoressia e  almeno la metà di queste morti è conseguenza della malnutrizione e delle sue complicanze. La normativa attuale prevede l’erogazione di cure in regime di obbligatorietà solo se esistono alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, se gli stessi non vengano accettati dal paziente e se non vi sono le condizioni e le circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extraospedaliere.”

“Condividiamo il principio di fondo che anima la Proposta di Legge – aggiunge il dott. Stefano Bertomoro, Presidente del Forum nazionale disturbi alimentari – che si pone in assoluta sintonia con la mission del Coordinamento, nato per dare risposte concrete alle esigenze delle persone affette da DCA e dei loro famigliari. Crediamo si tratti dell’ultimo baluardo per dare una risposta concreta al senso di impotenza dei genitori di fronte al sistematico rifiuto dei figli di sottoporsi alle cure. Anche salvare solo una vita vale la Proposta di Legge e ci rendiamo disponibili a collaborare per la sua approvazione”.

 

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