TRASPORTO SCOLASTICO STUDENTI DISABILI, IL SINDACO CONTE: “REGIONE E PROVINCIA PROVVEDANO”
E’ la Provincia che si deve assumere l’incarico di trasporto dei studenti disabili presso istitui che si trovano fuori dal territorio provinciale. Così il Difensore Civico da ragione al sindaco di Quarto d’Altino Silvia Conte, che aveva chiesto il suo parere in merito al regolamento provinciale che non consente l’accesso al contributo per i servizi di trasporto scolastico a favore degli studenti diversamente abili in caso di frequenza presso un istituto scolastico fuori provincia o presso un centro di formazione professionale. Il Difensore civico, nell’esplicitare il suo parere, ha richiamato sentenze del TAR che in modo inequivocabile stabiliscono che “… nel relativo ambito vadano compresi il trasporto dall’abitazione alla sede scolastica e anche l’assistenza ad personam con imputazione dell’onere economico alla Provincia.”
Si era presentato, infatti, il caso di una ragazzina residente nel Comune che, su suggerimento del servizio specialistico competente, era stata iscritta dai genitori ad un Centro di Formazione Professionale nella provincia di Treviso.
ompetente, è stata iscritta dalla famiglia ad un Centro di formazione professionale della Provincia di Treviso; la Provincia di Venezia, dopo ripetuti solleciti, ha concesso un contributo parziale sulla base di un progetto presentato dall’Amministrazione di Quarto d’Altino, ai sensi del regolamento per la concessione di provvidenze a soggetti pubblici e privati.
“Il problema va oltre il singolo caso –spiega il Sindaco Conte- ritengo infatti doveroso chiedere alla Regione che faccia chiarezza in un quadro normativo confuso e limitato, che non individua chiaramente competenze e ruoli in materia di servizi rivolti a studenti disabili. La Regione non ha mai specificato infatti quali servizi rientrino nella definizione di “supporto organizzativo del servizio di istruzione degli alunni portatori di handicap o in situazioni di svantaggio”.
Ho incontrato nei giorni scorsi in Municipio a Quarto d’Altino il Commissario Prefettizio della Provincia di Venezia, Cesare Castelli, chiedendogli di intervenire modificando un regolamento che non rispetta i principi di pari opportunità e libera scelta delle famiglie, e ho chiesto ad ANCI l’avvio di un tavolo di confronto fra tutti i soggetti a vario titolo interessati -istituzionali e non-, affinché la problematica possa essere esaminata nel suo complesso a tutela dei minori e delle loro famiglie.”
Oltre alla modifica al regolamento, l’Amministrazione chiede alla Provincia anche il rimborso delle spese sostenute dalla famiglia e dal Comune.