L’ULSS 10 CEDE IN COMODATO UN COMUNICATORE CON PUNTATORE LASER AI MALATI DI SLA

Uno strumento per poter comunicare con il mondo. Così il direttore generale dell’Ulss 10 carlo Bramezza ha consegnato ai responsabili del reparto ASLA, Marta Marion e Gianfranco Cereser, un comunicatore a puntamento ottico da utilizzare nelle famiglie con malati di SLA per acconsentire la comunicazione in avanzato stato della malattia.

La Regione Veneto prevede, per gli ammalati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, la fornitura di comunicatori a puntamento ottico nel momento in cui la capacità di comunicazione verbale, mimica e/o motoria sono compromesse – argomenta il direttore generale Bramezza – . Anticipare l’uso di un comunicatore prima di questa irreversibile situazione, permette al paziente di prendere confidenza per tempo sull’utilizzo dell’ausilio, evitandogli l’impossibilità di comunicare con i familiari nel periodo che intercorre tra le prescrizione e la fornitura dello stesso, in un momento in cui le capacità comunicative sono decadute”.
La direzione generale ha concesso pertanto un comodato d’uso della durata di un anno ma rinnovabile.
“Questo strumento è una fonte di vita per quelle persone che, a causa della malattia, non riescono a comunicare con i propri cari pur essendo pienamente coscienti della loro grave limitazione – osserva la referente ASALA per l’ulss10, Giovanna Marion – .Se per tutti noi parlare e scrivere sono azioni normalissime, per un malato di SLA è vitale poter salutare al mattino un proprio familiare”.