FRANCESCA ZACCARIOTTO AI COMMISSARI SULLA GESTIONE DEI PROFUGHI: “CHIEDO CHE VENGA SOSPESA QUALSIASI INIZIATIVA” Reviewed by on . Rating: 0

FRANCESCA ZACCARIOTTO AI COMMISSARI SULLA GESTIONE DEI PROFUGHI: “CHIEDO CHE VENGA SOSPESA QUALSIASI INIZIATIVA”

FRANCESCA ZACCARIOTTO AI COMMISSARI SULLA GESTIONE DEI PROFUGHI: “CHIEDO CHE VENGA SOSPESA QUALSIASI INIZIATIVA”

L’ex presidente della Provincia ora candidata a sindaco di Venezia Francesca Zaccariotto, ha inviato una lettera ai commissari del Comune di Venezia Zappalorto e della Provincia di Venezia Castelli in merito agli articoli usciti nella stampa locale in tema di attivazione di nuovi centri accoglienza profughi. In particolare riguardo il possibile recupero di una scuola a Trivignano e di un immobile di proprietà della Provincia a Mestre.

“L’emergenza dovrebbe essere collegata alla straordinarietà di un fenomeno”, dice la candidata sindaco, “mentre in questo caso non vi è più nulla di straordinario, posto che l’unica variabile sta nei quantitativi di profughi che lo Stato decide di distribuire giorno dopo giorno nei vari territori.”

E credo che non serva evidenziare che non basta dire le spese di adattamento degli edifici a centri di accoglienza e le spese di mantenimento nel breve periodo sono poste a carico dello Stato, eufemismo usato per mascherare il dato reale , ovvero che tutte le spese le pagano che le pagano i cittadini, ma in via indiretta.

“Centri di accoglienza” e “prime spese” sono problemi marginali che introducono problemi di vastissima portata in grado di disintegrare, se mal gestiti, intere comunità locali

Vorrei ricordare che per la quasi totalità non si tratta mai di nuclei familiari ma di giovani che vengono “forzatamente” inseriti in determinati quartieri senza alcuna considerazione del fatto che “l’accoglienza” è cosa totalmente diversa da “integrazione” e che l’integrazione è tanto più difficile quando le persone non hanno famiglia, non hanno un  lavoro, non parlano la Tua lingua e hanno usi , costumi e culture totalmente diverse dal quelli di chi ci abita da sempre.

Per quanto riguarda l’ipotesi di riattamento della scuola di Trivignano basti solo dire che la popolazione del quartiere non ha ancora smaltito il disagio ed i timori causati da un non felice precedente inserimento di una comunità di profughi in località Cipressina.

In via del Gaggian vennero inseriti in una struttura della Caritas una quarantina di profughi. Nel breve periodo si determinò una situazione di degrado, insicurezza, spaccio e violenze che portò alla decisione di fare sgomberare l’immobile dalle forze dell’ordine.

Non meno grave la situazione nella zona ove insiste l’immobile di proprietà della Provincia. È a tutti noto che nella zona vi sono già grossi problemi di degrado derivanti dalla costante presenza di prostitute, nomadi “barbanera ” accattoni vari tanto che la popolazione si è determinata a sottoscrivere una petizione ( circa 300 ) che attende di essere consegnata di persona al Commissario dott. Zappalorto per illustrare le problematicità della zona.

Un tanto per chiarire che se da un lato vi è un dovere “umanitario” di accoglienza dall’altro vi è anche un dovere politico di salvaguardare il tessuto sociale ove vengono effettuati questi inserimenti e un diritto dei cittadini a vedere salvaguardata la loro sicurezza, la qualità del tessuto sociale e di vita che spesso hanno realizzato a prezzo di notevoli sacrifici e che rischia di venire spazzato via da scelte improvvide.

“Inserire” “ accogliere” vuole dire programmare e decidere determinando PREVENTIVAMENTE regole e condizioni per coloro che verranno accolti perché diversamente il tutto non assumerebbe più la valenza di un azione coordinata ma solo quella di un rapido “scarica barile “ del problema da parte dello Stato alla comunità locale.”

Pertanto la candidata Francesca Zaccariotto chiede formalmente ai commissari di soprassedere su qualsiasi decisione che “possa pregiudicare in maniera irreversibile o determinare spese non più ripetibili per riadattare gli immobili citati a centri accoglienza profughi”, perlomeno fino all’elezione di una nuova amministrazione. Precisando che, qualora fosse lei eletta, escluderebbe fin da subito quei luoghi come destinazioni per l’insediamento dei profughi.

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