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“VINO, A TASTE OF ITALY” E’ IL PADIGLIONE EXPO DEDICATO ALLA BIBLIOTECA DEL VINO

“VINO, A TASTE OF ITALY” E’ IL PADIGLIONE EXPO DEDICATO ALLA BIBLIOTECA DEL VINO

Vino, a taste of Italy, sarà il titolo del padiglione del vino ad Expo 2015. Un investimento ingente: 5 milioni di euro, 3 del ministero dell’Agricoltura e 2 di Vinitaly, per 2 milioni di visitatori attesi tra il primo maggio ed il 31 ottobre.

Un percorso sensoriale a misura di bambino. Percorsi dedicati, giochi, video a cura di VeronaFiere-Vinitaly, con due piani e una grande terrazza. Il padiglione, organizzato appunto da Vinitaly, mostrerà agli spettatori la millenaria storia del vino, portando a Milano anfore e vasi dal Museo di Lungarotti in Umbria.

Pensata dall’architetto Italo Rota, la struttura presenterà meno effetti speciali e più classicità. Un piano terra dedicato alla parte museale dell storia del vino; un primo piani, invece, totalmente dedicato alla Biblioteca del Vino: 1400 etichette da tutt’Italia e una wine card da 10 euro che darà diritto a tre consumazioni.

«Abbiamo venduto finora l’80 per cento degli spazi – annuncia Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere-Vinitaly – e siamo molto soddisfatti. Abbiamo chiarito che questa non è una fiera in cui si acquista uno spazio espositivo a metro quadrato. Ci sono le teche in cui esporre singole bottiglie: 3.000 euro per 3 mesi, 4.500 per 6 mesi, con progressive riduzioni se il numero delle bottiglie è maggiore; gli spazi collettivi costano fino a 450 mila euro per l’intera durata ed ogni azienda potrà spendere dai 4.000 euro in su; e ci saranno eventi da 2.000 euro».

La Regione Veneto ha acquistato l’area più vasta, poi vengono Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Molise, Sardegna, e con il Trentino. «Con il Piemonte si tratta – continua Mantovani – la Toscana probabilmente lascerà spazio alle singole aziende, come al Vinitaly. Tra i Consorzi siamo in dirittura d’arrivo con quelli del Brunello e di Barolo e Barbaresco. Ci sarano le grandi aziende come il Giv, o Zonin, con le singole tenute. E poi i raggruppamenti come Istituto Grandi Marchi, Comitato Grandi Cru, Italian Signature Wines Academy».

 

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