LA VIA CLAUDIA AUGUSTA, ESEMPIO DI COLLABORAZIONE TRANSNAZIONALE, IN UN CONVEGNO A BOLZANO CON LA PARTECIPAZIONE DI QUARTO D’ALTINO

La Via Claudia Augusta, lunga 500 km dalle pianure del Po e dell’Adriatico fino alle cose del danubio, è la seconda pista ciclabile più frequentata d’Europa.
Una strada romana vecchia di 2000 anni, costruita dal generale Druso e dall’Imperatore Claudio, rappresenta ora un puto di interesse particolare non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche da quello dello studio scientifico e storico.

Giovedì 26 febbraio, alle ore 14.00 all’auditorium EURAC di Bolzano, si parlerà della Via Claudia Augusta come esempio di nuova prospettiva per una governance di percorsi turistico-culturali che superi i confini nazionali.

“La via Claudia Augusta –spiega il sindaco Silvia Conte –rappresenta una ricchezza da tutelare, ma anche un patrimonio culturale e ambientale da valorizzare, identificativa di un territorio, che va dal Veneto alla Svevia, che presenta tutte le caratteristiche per eccellere in Europa e a livello internazionale. E’ importante per questo riuscire a sviluppare sempre nuove sinergie tra istituzioni, privati e operatori turistici in grado di potenziare quella “comunità di valori” che in essa si riconosce.”

Durante il convegno, organizzato dall’Istituto per lo Sviluppo Regionale e il Management del Territorio dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC), con la collaborazione delle tre Associazioni –tedesca, austriaca e italiana- che fanno parte del GEIE, Gruppo Europeo d’Interesse Economico “Via Claudia Augusta”, si parlerà di percorsi turistici, di attrattività per le imprese, di esperienze d’arte, cultura, archeologia e prodotti tipici locali e della valorizzazione attraverso le nuove tecnologie.