MANCA LA PALESTRA NELLA SCUOLA, IL VICESINDACO CHIEDE L’AIUTO DEL PREMIER RENZI Reviewed by on . Rating: 0

MANCA LA PALESTRA NELLA SCUOLA, IL VICESINDACO CHIEDE L’AIUTO DEL PREMIER RENZI

MANCA LA PALESTRA NELLA SCUOLA, IL VICESINDACO CHIEDE L’AIUTO DEL PREMIER RENZI

Una lettera degli allievi della scuola elementare Gianni Rodari di Jesolo Paese ha spinto il Comune a chiedere l’intervento del premier Renzi.

Nella lettera gli alunni chiedono semplicemente la costruzione di una nuova palestra; un intervento che, purtroppo, è per ora impossibile da realizzare a causa degli investimenti in materia di edilizia scolastica e del patto di stabilità interno.
Il vicesindaco Roberto Rugolotto ha così commentato: “Per le amministrazioni locali è sempre più difficile mettere in programma lavori pubblici avendo di fatto i bilanci ingessati dallo Stato e l’istruzione, la scuola e i bambini sono e devono essere sempre una priorità imprescindibile”.

Qui di seguito le due lettere, quella scritta del vicesindaco Rugolotto agli alunni della scuola Rodari e quella scritta al premier Renzi.

“Agli alunni della classe 5° B

Scuola Primaria “G. Rodari”

JESOLO

 

Cari ragazzi,

rispondo alla lettera che avete giustamente inviato al sindaco per manifestare il disagio che siete costretti ad affrontare a causa della mancanza della palestra nella vostra scuola.

E’ un problema che l’amministrazione comunale conosce piuttosto bene, infatti già nel 2001 – quindi 14 anni fa – era stato predisposto un “progetto preliminare” per costruire una palestra che completasse le dotazioni della vostra scuola, costruita più di trent’anni fa.

In quegli anni il comune non riuscì a trovare i soldi necessari per portare a termine il progetto e così, come scrivete bene nella vostra lettera, siamo ancora al punto di partenza. Fortunatamente l’ottimo servizio di trasporto scolastico risponde al bisogno di trasferirvi dalla vostra scuola alle palestre della “Michelangelo” o della “Marco Polo”, certo con qualche rilascio di “fumo”, comunque in assoluta sicurezza e tempestività.

Ma veniamo al dunque, perché i disagi che dovete affrontare sono conosciuti e non ce ne siamo dimenticati. Con i nostri tecnici abbiamo ripreso in mano il progetto per capire quanto costa costruire una palestra che soddisfi le vostre esigenze. Nelle nostre pagine a quadretti, di matematica, sono risultate cifre che variano dai 2 ai 4 milioni di euro.

Non è semplice per il Comune avere a disposizione tutti questi soldi, ci sono molte esigenze alle quali dobbiamo far fronte. Comunque non è che abbiamo rinunciato, in particolare ci siamo rivolti direttamente al Governo del nostro Paese, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, per chiedere che ci permetta di affrontare questa spesa, ben conoscendo l’importanza che deve essere attribuita alla scuola e alla sua funzione istruttiva e educativa.

Siamo decisi a non tralasciare alcun sforzo per risolvere questo problema e potete star certi che terremo presente questa vostra legittima richiesta, con la speranza di potervi dare una risposta positiva, che non dipende tanto dalla nostra volontà quanto dalle risorse di cui può disporre il nostro comune.

Siamo sicuri che continuerete a impegnarvi nello studio, sapendo che in questo impegno non siete soli, ma che accanto a voi ci sono i vostri genitori, gli insegnanti, gli amici e anche l’amministrazione comunale.

 

L’assessore all’Istruzione

Roberto Rugolotto”

 

“Caro Presidente,

 

mi permetto di trasmetterle la lettera che gli alunni di una classe della scuola primaria “G. Rodari” hanno inviato al sindaco della nostra città per sollecitare la costruzione di una palestra per lo svolgimento dell’attività motoria.

L’opera è prevista dal nostro Piano triennale delle opere pubbliche e il Comune dispone delle risorse necessarie per realizzare l’opera, ma il vincolo di spesa imposto dal patto di stabilità ci consente a malapena di effettuare interventi estremamente urgenti, riguardanti prevalentemente la viabilità, spesso frutto di accordi di programma con Enti sovraordinati e quindi per noi vincolanti.

In più occasioni lei ha sottolineato l’importanza della scuola e, nella lettera inviata ai sindaci nel marzo dello scorso anno, aveva annunciato il proposito che il 2014 segnasse “l’investimento più significativo mai fatto da un governo centrale sull’edilizia scolastica” assieme all’impegno a lavorare “per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno”.

Ora, senza alcun intendimento polemico, io mi sento di richiamare queste sue parole e di chiederle di porre mano alla struttura del patto di stabilità interno, profondamente ingiusta nei confronti delle amministrazioni locali visto che, come lei ben sa, fa pagare alle amministrazioni locali in modo sproporzionato rispetto alle responsabilità che effettivamente hanno nella formazione dell’indebitamento netto della pubblica amministrazione.

So che questo costituisce uno dei molti impegni che si è assunto per “far ripartire l’Italia” e sono convinto che, da sindaco quale lei è stato, possa comprendere il senso di frustrazione che accompagna il nostro lavoro quotidiano di amministratori impossibilitati a soddisfare richieste più che legittime espresse, come in questo caso, dai cittadini del futuro con grande senso di responsabilità.

Mi piacerebbe davvero che il 2015 diventasse “l’anno in cui si comincia a fare sul serio, mettendo la scuola al centro dello sviluppo che verrà” e, assieme agli alunni che si sono rivolti all’amministrazione comunale, sono certo che prenderà in considerazione questa nostra aspettativa.

Augurandole buon lavoro, la saluto cordialmente.

 

Roberto Rugolotto

Assessore all’Istruzione”.

 

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