RICONOSCIMENTO IN PROVINCIA PER LA SCHERMITRICE BEATRICE DALLA VECCHIA
La sciabola torna ad emozionare i cuori dei giovani atleti.
L’assessore provinciale allo Sport Raffaele Speranzon ha premiato una giovane atleta, la schermitrice Beatrice Dalla Vecchia e il coach Vittorio Carrara, per i brillanti risultati conseguiti nell’attività agonistica nella specialità della sciabola.
La giovane atleta veneziana, classe 1999, ha frequentato la scuola di scherma “OFFICINA della SCHERMA asd” con sede a Scaltenigo di Mirano Venezia, diretta dal maestro Vittorio Carrara.
Nella categoria cadette, la giovane ha ottenuto importanti riconoscimenti che si spera possano portarla ad impegni più grandi:
- terzo posto nel ranking nazionale iniziale e convocazione agli allenamenti collegiali per atleti “azzurrini ” alle 6 armi presso il centro sportivo Fiamme Gialle a Castel Porziano Roma in virtù del -bronzo alla prima prova nazionale cadette
-finalista alla prima prova nazionale giovani (prima tra le cadette)
-convocata alla prima prova di coppa del mondo under 20 a Sosnowiech, quarantesima al debutto internazionale
- seconda prova di coppa del mondo under20 a Dormagen, ventiduesima assoluta, prima tra le cadette italiane e terza nella gara della sua classe
-campionessa regionale assoluta
-campionessa regionale cadette
-attualmente seconda nel ranking nazionale e già convocata alla prossima prova internazionale del 18 gennaio 15 a Moedling.
L’assessore provinciale allo sport Raffaele Speranzon: «Mi complimento per questi meritati successi che sono frutto di un lavoro reso possibile grazie al talento dell’atleta e alle indicazioni dell’allenatore, sempre con il supporto sempre fondamentale della famiglia. Per noi Provincia assegnare questo riconoscimento significa non solo premiare i risultati raggiunti nell’ambito della disciplina sportiva, di cui oggi Beatrice rappresenta l’eccellenza, ma anche lodare un esempio positivo per i suoi coetanei. Praticare lo sport è fonte di soddisfazione sia per i risultati che si possono ottenere, sia per le opportunità di crescita anche educativa che offre, accanto a quelle di incontro e di socializzazione. Ringrazio poi il maestro e voglio dirgli che abbiamo bisogno di educatori che sappiano trasmettere ai propri allievi la passione per lo sport, oltre all’importanza dell’impegno del sacrifici e della costanza per raggiungere i propri traguardi».
