PIOGGE INCESSANTI E CALDO RECORD: COSI’ SOCCOMBE L’AGRICOLTURA ITALIANA

Un Nord piegato dalle incessanti piogge e nubifragi, un maltempo diffuso che non ha dato respiro.
Ma maltempo non è sinonimo di temperature gelate: a novembre in Italia è stato registrato un caldo record, con una temperatura media di 3 gradi superiore al solito.

Questa l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi ai primi venti giorni del mese, che hanno fatto registrare una anomalia di ben 3,7 gradi al Nord, 2,3 gradi al Centro e 2,6 gradi al Sud, dati che hanno visto anche un ottobre particolarmente caldo, con temperature minime superiori di 2,8 gradi lungo tutto il Paese.

Nonostante allagamenti e frane, il caldo è rimasto bene o male costante tutto il tempo. E a causa del caldo fuori stagione, i parassiti e le mosche hanno continuato a proliferare anche in autunno, rovinando le colture. Gli alluvioni sono una piaga in quanto il nostro terreno non ha una grandissima capacità di assorbimento. Le piante, inoltre, potrebbero anche non essere preparate ad affrontare un repentino cambio di temperatura.

A tutto ciò si aggiunge anche la cementificazione selvaggia, che impoverisce il terreno a causa di un modello sbagliato di sviluppo; ogni giorno, 4oo campi da calcio, ovverosia 288 ettari, vengono cementati o semplicemente abbandonati, anzichè essere destinati alla coltivazione agricola.