IL MESTIERE DEL CALZOLAIO, NUOVO CORSO DI FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO Reviewed by on . Rating: 0

IL MESTIERE DEL CALZOLAIO, NUOVO CORSO DI FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO

IL MESTIERE DEL CALZOLAIO, NUOVO CORSO DI FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO

Un nuovo progetto per spronare l’industria e il commercio del calzaturiero.

“Traghettare le competenze artigianali dal passato alle nuove generazioni: il mestiere del calzolaio”: questo il titolo
del progetto formativo presentato qualche giorno fa nella sede dell’Istituto Salesiano Tusini di Bardolino. L’iniziativa è frutto di volontà e impegno da parte di Regione Veneto, Confartigianato Verona, UPA Servizi Srl, Atempo Spa (ente accreditato ai Servizi al Lavoro della Regione Veneto), in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale CNOS FAP Tusini di Bardolino.

Il progetto nasce come esperienza di orientamento e accompagnamento al lavoro, formazione e tirocinio sulla Calzoleria professionale per disoccupati, cassaintegrati e lavoratori in mobilità.

Nell’ultimo periodo il settore del calzaturificio, e in generale il mestiere del calzolaio, è andato perdendosi. Recentemente, negli ultimi anni, si è però riscoperta una necessità di calzolai e ciabattini, per favorire anche il made in Italy. Tra i fattori che rischiano di portare alla perdita di questo mestiere, la scarsa attrattività che ha verso i giovani e la reticenza degli artigiani nel voler insegnare il proprio lavoro.

Il progetto di riqualificazione, fortemente voluto da Paride Geroli, Presidente dell’Associazione nazionale Calzolai 2.0, dei Calzolai di Confartigianato Veneto e Presidente della categoria Sistema Moda di Confartigianato Verona, ha incontrato l’interesse e la disponibilità della Regione Veneto, con l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Elena Donazzan, con il fondamentale coinvolgimento di UPA Servizi srl, della Atempo Spa, grazie all’intervento della Dott.ssa Samanta Pozzecco, Coordinatrice Politiche Attive del Lavoro, della Dott.ssa Speranza Gandolfi, Direttrice del Centro Professionale Salesiano Tusini e di Don Paolo Balter, Direttore dell’Istituto Salesiano Tusini, presso il quale si stanno svolgendo i corsi.

Il corso di formazione sarà della durata di 136 ore, con un tirocinio finale di 270 ore presso gli artigiani associati a Confartigianato Verona.

Elena Donazzan, Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro: “Pensando alle competenze per il futuro, il pensiero solitamente va alle nuove tecnologie e alle competenze per l’internazionalizzazione dei mercati ma è necessario anche guardare al futuro, valorizzando e recuperando mestieri “antichi” e antichi “saperi”. È il caso di questa Vostra iniziativa che oggi viene presentata. Il progetto dal titolo “Traghettare le competenze artigianali dal passato alle nuove generazioni: il mestiere del calzolaio” è uno degli oltre 350 progetti che da maggio 2013 la Regione del Veneto, tramite la Sezione Lavoro, ha promosso nell’ambito delle politiche attive. Siamo convinti che si tratti di una iniziativa da valorizzare e di cui seguiremo con attenzione gli sviluppi e i risultati. Sono due le ragioni, in particolare, su cui poggia il nostro interesse per questa vostra iniziativa progettuale. La tipologia di partenariato che vede la partecipazione in rete di piccole aziende artigianali e associazioni di categoria insieme a Organismi per la formazione e per i Servizi al Lavoro. La seconda ragione sta nella concretezza dell’idea di fondo su cui si sviluppa il
progetto: valorizzare la professione del calzolaio.
Quella del calzolaio è una professione che potrà avere sviluppo nel mercato e questo per ragioni che solo apparentemente appaiono contrastanti: da un lato la crisi che porta alla necessità del riutilizzo o della riduzione dello spreco soprattutto degli articoli di qualità dall’altro il mercato del Made in Italy che punta alla valorizzazione dei prodotti di qualità e di pregio. Convince l’idea che l’artigianato possa tornare ad essere motore di nuova occupazione attraverso il recupero dei valori legati al lavoro. Noi, come Voi, siamo convinti che si possa fare impresa e creare lavoro favorendo il trasferimento di competenze specialistiche verso le nuove generazioni, rafforzando l’interesse verso i mestieri tradizionali e stimolando lo sviluppo di reti territoriali. La sfida che lancia questo progetto è la capacità di trasmettere alle nuove generazioni le opportunità delle professioni legate al lavoro artigianale che hanno rappresentato la spina dorsale della nostra economia e che non possiamo rischiare di far scomparire”.

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