UN PROTOCOLLO TRA ENTI E ISTITUZIONI E GLI SPORTELLI QUID: ECCO I NUOVI MEZZI PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE Reviewed by on . Rating: 0

UN PROTOCOLLO TRA ENTI E ISTITUZIONI E GLI SPORTELLI QUID: ECCO I NUOVI MEZZI PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

UN PROTOCOLLO TRA ENTI E ISTITUZIONI E GLI SPORTELLI QUID: ECCO I NUOVI MEZZI PER COMBATTERE LA VIOLENZA SULLE DONNE

Un patto tra istituzioni per fermare la violenza contro le donne si può fare.
L’obiettivo, creare strategie condivise e reti di accoglienza, addestrare personale specializzato e riuscire a dare delle risposte in tempo breve secondo le proprie competenze.

Un lungo elenco di persone si è ritrovato attorno al tavolo del Centro Leonardo Da Vinci per firmare questo patto: dall’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Andrea Cereser, dall’assessore ai servizi sociali Maria Grazia Murer e  dalla presidente della Commissione pari opportunità Serena Boldrin; dalla dirigente ai servizi sociali della Ulss 10 Carla Midena; dalle Forze dell’Ordine rappresentate dirigente del Commissariato di P.S. di Jesolo Giuseppe Cerni; dal comandante la Compagnia Carabinieri di San Donà Giovanni Blasutig e la comandante della Polizia Locale Danila Sellan; dal privato sociale, rappresentato da Roberto Bellio della Fondazione Ferrioli Bo che gestisce il Centro antiviolenza e antistalking la Magnolia.

Un lungo percorso per fermare la violenza, sottolinea il sindaco Cereser, che è appena iniziato ma che già evidenzia delle eccellenze sul campo.
Spiegano che tante sono state le chiamate al numero di aiuto 1522, ben 285 nel solo 2013., di cui il 65% erano italiane.

«Questo protocollo rende evidente una rete di soggetti nel contrasto alla violenza di genere – ha commentato la presidente della Commissione pari opportunità Serena Boldrin – l’auspicio è vedere già nel 2015 i primi risultati, sotto l’aspetto della formazione e dell’incrocio dei dati».

 Un percorso che non si ferma; firmato infatti anche un progetto chiamato QuiDonna, attivo già in molte zone del Veneto.
Presenti l’assessore Murer, il sindaco di Quarto d’Altino, l’assessore di Ceggia Mila Manzatto e Patrizia Loiola di Forcoop. Un’iniziativa che tende ad aprire degli sportelli in sei comuni del territorio (San Donà, Quarto, Roncade, Ceggia, Noventa, Eracle a e San Stino).
Inseriti nel progetto Tessere Reti, gli sportelli QUID saranno un servizio che Comuni e Regione scelgono di dare non solo a donne, ma anche a uomini discriminati. Numerose saranno le aree di competenza degli sportelli: legale, dell’inserimento lavorati, culturale, imprenditoriale, psico-sanitaria e della conciliazione delle tematiche familiari e del lavoro.

Accolte da una psicologa, le donne verranno poi indirizzate all’area dedicata.
Uno strumento utile, un servizio che consentirà, assieme al patto, a creare un sistema coeso fra Comuni.

quidonna

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