PIU’ CHIAREZZA SULL’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI SECONDO LE NUOVE NORMATIVE
A partire dal prossimo 13 dicembre tutte le imprese di alimentazione, e in particolar modo i ristoratori, saranno tenuti ad osservare delle rigide direttive in materia di etichettatura degli alimenti.
Onde evitare di trarre conclusioni affrettate, come si è già potuto leggere dalla stampa, è opportuno rivedere i contenuti del Regolamento Europeo 1169/2011, che determina i nuovi aspetti dell’etichettatura.
“La norma non è penalizzante per gli operatori come alcuni vogliono far credere – interviene Christian Malinverni, Presidente Regionale Federazione Alimentazione-. Molto probabilmente qualcuno la sta interpretando in maniera eccessivamente restrittiva (o troppo alla lettera).
“La diretta applicazione del Regolamento – prosegue- è prevista a partire dal 13/12/2014 (ricordo ben tre anni dopo la sua entrata in vigore), ad eccezione delle norme sulla dichiarazione nutrizionale che si applicheranno solo dopo il 13/12/2016. Attualmente le indicazioni obbligatorie comunitarie sono quelle prescritte per i prodotti preimballati (anche detti preconfezionati), mentre per i prodotti non preimballati (anche detti sfusi), gli Stati Membri sono autorizzati ad adottare proprie disposizioni”.
L’artigiano, quindi, ha ora il pieno diritto di ricevere dal fornitore tutte le specifiche dell’alimento, dalla data di scadenza, alla quantità, alla dicitura del lotto; è dovere del fornitore dare tutte le informazioni, in modo che l’artigiano non possa correre in sanzioni. E’ sufficiente esporre il cosiddetto “cartello unico” ben in vista, con le indicazioni sulla denominazione del prodotto e l’elenco degli ingredienti, allergeni compresi. Le tracce, inoltre, non sono da considerare ingredienti.
Non spetta all’operatore stabilire quali allergeni siano allergizzanti e quali no; la menzione degli allergeni è obbligatoria nell’elenco degli ingredienti o nel cartello unico, sotto la dicitura “contiene…”.
“Come Confartigianato Alimentazione –conlude Mailinverni- abbiamo seguito tutto l’iter di approvazione e la fase di recepimento del regolamento tuttora in corso a livello nazionale individuando le formule più semplici per far si che le imprese si adeguino senza aggravi burocratici migliorando nel contempo il rapporto con la clientela grazie ad una maggiore trasparenza e uniformità nella comunicazione degli ingredenti utilizzati e nel contempo effettuando una informazione chiara e precisa al consumatore sollevando nel contempo l’impresa da eventuali responsabilità”. Per ogni chiarimento sono a disposizione gli uffici delle Associazioni/Unioni Provinciali di Confartigianato Imprese Veneto.