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MUMMIA CONTESA TRA JESOLO E TRIESTE, INTERVIENE ANCHE CECCHI PAONE

MUMMIA CONTESA TRA JESOLO E TRIESTE, INTERVIENE ANCHE CECCHI PAONE

Riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Trieste Roberto Cosolini:

“A una mostra si può dare o negare una mummia, cosa di cui non mi occupo e su cui mi rimetto alla valutazioni e alla saggezza dell’Assessore, se la si nega, invece, si danno sobrie motivazioni comunque rispettose a chi ha richiesto.”“Per  questo spero che la sintesi giornalistica abbia fatto torto alla Direttice Masau Dan e che non si sia espressa in modo così liquidatorio verso “una mostra di albergatori”. Se lo ha fatto, ha fatto male: innanzitutto perché va rispettato e apprezzato l’impegno, anche economico, degli operatori di Jesolo intenti a promuovere un evento che non avrà tutti i crismi della scientificità,  ma che vuole aggiungere ragioni di attrattività, e se non altro di curiosità culturale, in un vasto pubblico. Spesso ci si lamenta dell’assenza di mecenatismo e di investimento privato e quindi lo sforzo fatto a Jesolo va comunque riconosciuto, indipendentemente dalle scelte. In generale quella definizione che ho letto mi pare poco rispettosa verso quella categoria di operatori: albergatori, commercianti, artigiani, operai, lavoratori autonomi e dipendenti di varie categorie che meritano atteggiamenti di rispetto, tanto più in questi tempi di crisi, poiché continuano a lavorare e a mandare avanti la “baracca Italia” contribuendo a generare il gettito fiscale che fa funzionare il sistema pubblico attribuendogli le risorse per le varie attività, fra le quali anche la cultura, e per le retribuzioni, tra cui quelle dei dirigenti, immuni, fra l’altro, dai rischi di perdita del posto di lavoro ed esenti dal rischio di non maturare un’adeguata situazione pensionistica, incognite con le quali fanno i conti milioni di italiani e alle quali, nel loro ambito, magari si cerca di far fronte aumentando il fatturato turistico a Jesolo. Bastavano sobrie motivazioni tecnico/ scientifiche se si doveva spiegare il no senza riferimenti, certo non cortesi, verso gli organizzatori. Anche le dichiarazioni che ha la dott.ssa Masau Dan ha rivolto all’on. Rubinato, “rea” di farsi portatrice con una telefonata nei miei confronti di un’aspettativa del suo territorio, sono francamente di cattivo gusto se non offensive. Morale: un bel tacer non fu mai scritto.”

Sulla questione interviene anche Alessandro Cecchi Paone, che spiega così la sua posizione favorevole a Jesolo:

“Questa mostra è un’occasione d’oro per far comprendere a chiunque, ma soprattutto ai più giovani, il funzionamento del corpo umano e come mantenerlo in salute”.

“L’esposizione ha già ampiamente dimostrato estrema utilità scientifica didattica ed educativa riscontrata in tutti i paesi dove si è tenuta con straordinario successo, io stesso la seguo da due anni nelle sue tappe italiane, a conferma e garanzia del suo fondamentale valore di strumento di apprendimento scolastico e culturale per le scuole e le famiglie. Tutti aspetti ampiamente dimostrati dai dati delle presenze e delle prenotazioni direttamente gestite dai dirigenti degli istituti di ogni ordine e grado e dagli insegnanti”.
“Si tratta di una preziosa offerta culturale che induce i visitatori ad uno stile d i vita corretto e sano, evidenziando in particolare i danni irreparabili di uno stile di vita sbagliato, per esempio nel tema del fumo attraverso il confronto di un polmone sano con uno distrutto dal cancro, e ammirando la galleria dello sport dove si trovano i corpi in posizioni atletiche d’impatto per gli alunni contribuendo alla lotta alla sedentarietà infantile e giovanile”.

 

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