ASSEMBLEA PUBBLICA OSPEDALE UNICO, CERESER: “NON SMANTELLIAMO L’OSPEDALE”

Si parla ancora di Ospedale Unico, e questa volta in un’assemblea pubblica, che si è tenuta lo scorso sabato 8 novembre a San Donà di Piave.
Un’assemblea che si è tenuta a seguito della mancata conferma del primario di Chirurgia da parte del direttore dell’ ULSS 10 Carlo Bramezza, il quale ha sostenuto di non aver ricevuto direttive ufficiali dall’alto.

Molti gli interventi, da Luigi Basso, presidente del tribunale per i diritti del malato, a Francesca Benvegnù del Comitato di difesa del sistema socio sanitario pubblico del Veneto Orientale. Interventi che hanno evidenziato come non sia una mera questione politica di supremazia dell’ospedale sandonatese, quanto una presa di coscienza del fatto che per migliorare la nostra sanità è indispensabile instaurare un dialogo tra i Comuni.

Il sindaco ha espresso posizioni molto chiare sulla questione:
“l modello previsto dalle schede sanitarie non è sostenibile né dal punto medico (ostetricia senza chirurgia, San Donà senza rianimazione, chirurgia a Portogruaro senza cardiologia…) né sociale, né economico in quanto entrambi i poli sono destinati a perdere utenti. Questo processo è cominciato, nonostante la decisione del consiglio regionale di chiedere alla giunta regionale di bloccare le schede (atto che la giunta non ha ancora formalmente assunto)”.

Con dati alla mano il sindaco sandonatese ha evidenziato come gli interventi dell’ospedale cittadino siano più numerosi di quello di Portogruaro, ma fa un’ulteriore considerazione: senza reparto di Chirurgia non è detto che i pazienti sceglieranno quello di Portogruaro, in quanto ci sono ospedali di altre ULSS più vicini.

Torna poi ad affondare, esortando a non farne una questione politica facendo di lui un capro espiatorio: ““Non si parla oggi di ospedale unico, pretesto per distrarre l’attenzione sui veri problemi della sanità, con finalità solo di natura politica. Come una clava, si è parlato di ospedale unico per tentare di spaccare il territorio e una certa parte politica . Non siamo qui nemmeno per parlare delle uscite del direttore generale della ULSS 10, che dovrebbe fare il tecnico nonostante si esprima con uscite politiche non collaborando con i sindaci per migliorare la sanità locale”.