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ULSS 10, NUOVA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE: START PER FINE ANNO

ULSS 10, NUOVA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE: START PER FINE ANNO

Grandi numeri per la nuova Centrale Operativa Territoriale.
Si stima infatti che gestirà circa 2700 utenti dell’Azienda Ussl 10, personificati da destinatari di  dimissioni protette, utenti in carico all’Assistenza domiciliare integrata, Adimed, ed  in carico alle Cure Palliative. Sara’ un evento previsto per la fine dell’anno e coprira’ l’intero ambito dell’Ulss10.

Il Piano Socio Sanitario Regionale l’ha voluto come uno dei temi da affrontare in programma per quanto riguarda  l’organizzazione territoriale, materia quanto mai utile per sfruttare risorse e tempistiche in maniera più logica e razionale.  All’interno vi lavoreranno infermieri, assistenti sociali e personale amministrativo: un team munito di tecnologie informatiche d’avanguardia, con software gestionale sviluppato ad hoc, numeri di telefono dedicati e protocolli operativi che ne definiscono il funzionamento.
La COT sarà un punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nella rete di assistenza a lungo termine e nelle cure al domicilio, assicurando la continuità e la massima efficienza nei percorsi di cura. Il personale della Centrale Operativa Territoriale gestirà infatti le ammissioni protette dalle strutture territoriali all’ospedale e viceversa, gestirà i passaggi di cura ad esempio dal domicilio all’hospice o dall’ospedale alle RSA, gestirà tutte quelle situazioni a rischio che, se non adeguatamente inquadrate, possono causare prestazioni o ricoveri inappropriati, disagio per gli utenti ed i familiari.

L’attivazione del nuovo servizio potrà essere fatta da personale sia sanitario che sociale, sia dell’Ulss che del territorio, e dai Medici di Medicina Generale, mentre per casi particolari anche dal familiare del paziente, che svolge il ruolo di assistenza al domicilio.
“Con questa novità gli utenti usufruiranno di un livello d’intervento e di assistenza che oggi non esiste e che spesso è demandato ai familiari dei pazienti, costretti a spostarsi tra le strutture di cura e a districarsi tra le pratiche amministrative”, commenta il direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale, Maria Carla Midena. “A breve, i familiari e tutti i soggetti coinvolti nel percorso di cura verranno raccordati da una unica regia che permetterà di rispondere al meglio, in tempi ridotti e con professionalità, alle necessità tra territorio e strutture sanitarie”.

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