MATERIALE SPIAGGIATO, IL COORDINAMENTO DEI SINDACI DEL LITORALE VENETO CHIEDONO L’EQUA DISTRIBUZIONE DEI COSTI

Il rifiuto spiaggiato. Il coordinamento dei sindaci dei comuni del litorale veneto va giu’ deciso ad indicare che non e’ equo  che la gestione di questa specificita’  vada a penalizzare solo i cittadini residenti nei comuni della costa e il settore turistico.

Per farlo si rivolge al Consiglio regionale, appoggiando una serie di osservazioni presentate in commissione regionale dal sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson.

Un tema attuale, visto che proprio In questi giorni si trova in fase di discussione la legge regionale sulla suddivisione degli introiti dovuti all’ecotassa per il conferimento dei rifiuti in discarica e il piano regionale dei rifiuti speciali urbani, che verranno approvate a breve in sede di Consiglio Regionale.

L’impegno di portare in superficie il problema della gestione dei rifiuti trasportato dai fiumi e raccolto negli arenili lo spiega il presidente e sindaco di San Michele al Tagliamento, Pasqualino Codognotto che e la ragione e’ presto detta: la gestione di questo tipo di rifiuti penalizza i cittadini residenti nei comuni dei litorali mentre la loro produzione risulta  esterna da questi territori.

Come la spiegazione anche la richiesta e’ precisa: “Chiediamo quindi che tale spese vengano ripartite in maniera equa a livello regionale nelle forme più opportune.”

Nella fattispecie concreta, ad accentuare le ragioni di quanto esposto dal comitato dei sindaci, sta il fatto che effettivamente il materiale raccolto negli arenili proviene da ampie porzioni dell’area regionale, e nel caso di Bibione, anche di territorio regionale friulano, mentre alcuni comuni risentono ancora più  questo fenomeno per la particolare conformazione geografica ed idrologica del territorio con flussi di maree e correnti marine o elevata presenza di rilevanti corsi d’acqua che portano elementi prodotti in altri luoghi, e non quindi dovuti alla presenza turistica.