GIANNINO ANCILLOTTO, ALL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA OSPITI ECCELLENTI

Il conte Luigi Ancillotto non e’ un semplice omonimo che porta il cognome dell’eroe sandonatese della Grande Guerra ma suo nipote di 83 anni.

L’illustre ospite portera’ un prezioso supporto all’inaugurazione della mostra dedicata al suo antenato, che avverra’ il 18 ottobre, anniversario dei 90 anni dalla scomparsa dell’asso dell’aviazione della Prima Guerra Mondiale, avvenuta in un incidente stradale.

La mostra inizierà alle 11 alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea. Belli i ricordi del nipote nei riguardi di un avo cosi’ importante per la storia: ”Nella nostra famiglia si è mantenuto un ricordo magnifico di Giannino
Ancillotto”, dice, “È stato un uomo “completo”, che viveva per la Patria. Ha fatto ciò che ha fatto non per spirito di emulazione o per gloria personale, ma per convinzione profonda, perché si sentiva di farlo».

«Ci sono cose che si provano solo perché si sentono davvero e volare, a quei tempi, rientrava tra queste cose”, aggiunge Luigi “Il conte Giannino Ancillotto ha in qualche maniera contribuito a fondare l’aviazione, che non esisteva. Lui proveniva dal genio, dove si era arruolato volontario, e sempre volontariamente chiese di essere passato in aviazione».

Il ricordo abbraccia anche qualche impresa compiuta dal proprio avo.
«Io non sarei stato capace di bombardare la casa di proprietà, ma lui sì – aggiunge il conte Luigi – Quando seppe che proprio villa Ancillotto era diventata il quartier generale degli austriaci la bombardò. Da queste cose si distinguono gli eroi».

Nel privato, invece, il cavaliere dell’aria era un ragazzo semplice perche’ dal racconto del nipote appare la sua modestia e la sua positivita’ nei confronti della vita che dopo la guerra trascorse a Torino, per completare gli studi che aveva interrotto e solo per caso i suoi compagni di corso scoprirono che era lui il leggendario eroe di guerra.