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DA OGGI LA VECCHIA RICETTA MEDICA VA IN PENSIONE: ARRIVA IL NUOVO PROMEMORIA

DA OGGI LA VECCHIA RICETTA MEDICA VA IN PENSIONE: ARRIVA IL NUOVO PROMEMORIA

Ci siamo. Da lunedì 1 settembre la ricetta rossa farmaceutica sarà sostituita dal promemoria.
I cittadini erano già stati avvisati dai media del passaggio che avverrà oggi primo settembre e che cambia molto le vecchie abitudini.

Lo spot “Cambia colore aumenta il valore” aveva giocato con le parole donando però il vero concetto dell’innovazione. Da  lunedì 1 settembre quindi chi si recherà dal proprio medico di famiglia riceverà un promemoria stampato su carta bianca: un cambiamento minimo per l’utente che potrà rivolgersi in farmacia come sempre per il ritiro del farmaco ma un grande progresso per i servizi della sanità in tutto il Veneto.

La cosa è di facile intuizione: attraverso alla dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche è stata creata l’infrastruttura necessaria alla realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, strumento essenziale al sistema sanitario tanto regionale quanto nazionale per il miglioramento dei servizi al cittadino.
Tutto questo grazie alla rete telematica che collega medici, Ussl, farmacie, Regione e Ministero dell’Economia. Meta raggiunta dalla Regione con la collaborazione delle Ussl e con il coordinamento di Arsenàl.IT, il Centro
Veneto Ricerca e Innovazione per la sanità digitale a cui sono associate tutte le aziende sanitarie del Veneto.

All’Ulss 10 tutti i 164 dottori, tra medici e pediatri sono già in ordine con la nuova normativa, mentre il 97% delle farmacie sono in grado di erogare i farmaci secondo la nuova modalità; oltre a queste sono state autorizzate ed erogare i farmaci con il promemoria anche 12 farmacie in Friuli.

Come in tutti i passaggi tra il vecchio ed il nuovo, dove il vecchio consente sempre la garanzia della continuità del servizio, la ricetta rossa verrà ancor utilizzata per le prescrizioni di farmaci eseguite durante le visite domiciliari e in alcuni casi straordinari, mentre sono escluse dalla dematerializzazione le prescrizioni riguardanti a una serie di farmaci particolari, legati all’ossigeno, a presidi, ausili, a dispositivi medici non codificati con un codice di Autorizzazione Immissione al Commercio (AIC) e a specifici medicinali stupefacenti indicati dalla Tabella Medicinali.

Si prevedono notevoli risparmi al sistema sanitario regionale, esito che salta all’occhio, considerando che  ogni anno vengono prodotte 40 milioni di prescrizioni farmaceutiche e solo in Veneto Arsenàl.IT ha calcolato che si risparmieranno 3.244.901 euro all’anno.

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