A QUARTO D’ALTINO SI VIVE BENE, UNO STUDIO LA INSERISCE NELL’ELENCO BORGHI FELICI.
Borghi della felicità è un progetto promosso da Borghi autentici che basa i suoi principi cardine su diversi fattori, tra cui le condizioni materiali di vita, l’istruzione, la partecipazione alla vita politica, i rapporti sociali.
L’acronimo usato in questo campo, il Bil, sta ad indicare l’insieme di tutte queste cose, Benessere Interno Lordo. Quarto d’Altino ha avuto l’onore di essere inserito in questa classifica realizzata dal Centro Studi Sintesi – Istituto di ricerca sociale ed economica per Il Sole 24 ore che individua i 176 borghi italiani con più di cinquemila abitanti considerati i luoghi più piacevoli in cui vivere.
La cittadina retta dal Sindaco Silvia Conte che esprime la massima soddisfazione, è tra sette comuni nel Veneziano, dura a tenere alta la bandiera del benessere del viver bene. Sotto esame sono stati valorizzati anche aspetti che rimettono al centro la persona e Quarto d’Altino risulta quindi tra i Comuni nei quali la gente vive bene, in particolare rispetto ai rapporti sociali, per cui si colloca al 52° posto ed alla sicurezza, per cui si colloca al 59° posto.
“Garantire una buona qualità della vita per la nostra comunità”, afferma il primo cittadino, “è l’obiettivo che ci siamo dati sin dall’inizio, cercando di costruire un rapporto nuovo tra Amministrazione, cittadinanza e imprese per assumere scelte condivise e far sì che Quarto d’Altino sia un posto dove la gente vive bene.
Questo ci è confermato anche dai risultati di una recente rilevazione della citizen satisfaction: circa sette intervistati su dieci consiglierebbero infatti Quarto d’Altino come Comune in cui vivere.
Le attuali dimensioni del benessere della nostra comunità rappresentano il risultato dell’impegno di tutti, amministratori, associazioni operanti nel territorio e cittadinanza, ma diventano anche un efficace stimolo verso il miglioramento e guida nella definizione di obiettivi a breve e lungo termine; possiamo e vogliamo migliorare ancora”.
