INCONTRO UNIONE PROVINCE A ROMA SUL DISEGNO DI LEGGE DELRIO SVUOTA PROVINCE

ZACCARIOTTO: «UN PROVVEDIMENTO CONFUSO E INCOERENTE, OGGI LA PROVINCIA É LA RETE E L’IDENTITA’ DEL TERRITORIO»

 Il disegno di legge Delrio “svuota Province” mobilita i presidenti delle Province italiane, delle 10 future città metropolitane e i presidenti dell’Upi (Unione Province italiane) regionali, coordinati dal presidente nazionale Upi Antonio Saitta e dal direttore generale Upi Piero Antonelli, che si sono incontrati a Roma il 1 agosto.

Queste le dichiarazione della presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, in seguito all’analisi del documento: «Ci sono diversi punti che ci vedono concordi come presidenti nel sostenere che si tratta di un disegno di legge confuso, incoerente, che presenta ancora molti aspetti di incostituzionalità. Le Province non possono essere abolite, né svuotate delle funzioni fondamentali, e neppure trasformate con legge ordinaria in città metropolitane. La Provincia è, a Costituzione vigente, un ente di primo livello, il cui presidente è democraticamente eletto dal popolo. Poi non si comprende perché il sindaco della futura città metropolitana debba essere “automaticamente” il sindaco del comune capoluogo. Una scelta irrispettosa della democrazia, e del presidente della Provincia eletto. Al contrario, ritengo che chi governerà la città metropolitana debba essere espressione della volontà popolare, a maggior ragione se è chiamato a rappresentare tutto il territorio. Tra l’altro, se almeno 14 dei 44 comuni decidessero di non entrare nella città metropolitana, la Provincia resterebbe, con l’effetto di duplicare costi e strutture. Non c’è invece alcuna chiarezza sui contenuti, sulle funzioni che la città metropolitana sarà chiamata a svolgere – questione fondamentale che andava definita prima di ogni altro discorso. Ieri abbiamo condiviso l’importanza di fare lobby, d fare squadra, continuando a promuovere a tutti i livelli istituzionali – nazionale, regionale e nel proprio territorio -  il ruolo sempre più essenziale della Provincia intesa come “cerniera”, come ente intermedio in grado di proporre soluzioni a questioni complesse di area vasta che necessitano di una visione ampia: ambiente, trasporti, infrastrutture, scuole. Funzioni e servizi di rete che richiedono risorse economiche che oggi i comuni non hanno, ma anche un’esperienza amministrativa e una competenza gestionale che noi quotidianamente mettiamo a servizio dei comuni, anche uniti in forma associata».