IL PATRIARCA A CAORLE: NON LASCIATE I CONFESSIONALI VUOTI
CAORLE. Appuntamento religioso ai piedi del Santuario della Madonnina dell’Angelo: sabato mattina, a Caorle, in occasione del Pellegrinaggio Mariano, i fedeli hanno accompagnato la sacra Statua della Madonnina dell’Angelo, nella tradizionale processione dal Santuario sul mare al Duomo di Santo Stefano, pregando al fianco del Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia. Il pellegrinaggio mariano diocesano del primo sabato del mese, caratterizzato sempre da una speciale preghiera per le vocazioni, è un rito che anticipa la Domenica della Divina Misericordia, celebrazione istituita nell’anno 2000 da Papa Giovanni Paolo II, nata per ricordare la settimana dopo la Pasqua, durante la quale gli antichi Cristiani vestivano di bianco per commemorare il Santo Battesimo, per celebrare il Nuovo Testamento e, soprattutto, per ricordare Suor Faustina di Cracovia, morta nel 1939 e divenuta Santa nel 1993.
Le parole usate nell’omelia del Patriarca di Venezia durante la Santa Messa, hanno voluto rievocare proprio la figura di Suor Faustina, una giovane suora morta all’età di soli trentatre anni, oggi simbolo di umiltà sincerità e ubbidienza per tutta la Chiesa.
«Dio abbraccia l’ubbidienza e l’umiltà, proprio come fece Suor Faustina, ricevendo così un’esperienza mistica raccontata nei suoi scritti» ha detto il Patriarca. «La misericordia di Dio di fronte a queste qualità umane, non è debolezza o timore ma dimostrazione della Sua forza». Il Patriarca ha continuato soffermandosi sull’importanza dei Ministeri religiosi, come quella della confessione, spesso sottovalutato dai fedeli: «Curate il Ministero della confessione, non lasciate i confessionali vuoti. In questa domenica di Divina Misericordia chi seguirà degnamente i Ministeri della confessione e della comunione, riceverà l’indulgenza plenaria».
Gemma Canzoneri